MARCO PAOLINI
ANTENATI
The grave party
musiche Fabio Barovero
luciaio Michele Mescalchin
fonico Piero Chinello
assistenza tecnica Pierapolo Pilla
direzione tecnica di Marco Busetto
produzione Michela Signori per Jolefilm
«La nostra storia è un poema epico in codice, un cammino tortuoso, una saga senza paragoni e noi non siamo né la fine, né il fine di quella storia… ».
Antenati è uno spettacolo legato al progetto La Fabbrica del Mondo, ripercorre l’evoluzione della nostra specie. Attraverso l’incontro immaginato con i nonni dei nonni, con le 8.000 generazioni che ci collegano ai nostri progenitori comuni, quel piccolo nucleo africano da cui tutti gli abitanti del pianeta della nostra specie provengono.
Alla parola è affidato il compito di far vedere questa stirpe di funamboli che ci ha preceduto e da cui abbiamo ereditato difetti e virtù. L’oralità richiede immaginazione, leggerezza e ironia; l’epica chiede gesti, fatti memorabili ed emozione; il teatro richiede di credere a ciò che si ascolta sapendo che tutto è finzione. Oralità, epica, teatro e finzione li abbiamo inventati noi, cose inutili che ci piacciono.
Siamo una specie curiosa e fragile, capace di adattarsi al clima per colonizzare gli angoli più remoti del pianeta. Siamo stati prede e siamo diventati predatori. Abbiamo inventato le cose, le parole per chiamarle e il modo per articolarle dentro un discorso e le abbiamo lasciate in eredità ai figli dei figli. Dentro il genoma di ogni individuo ci sono tracce, informazioni in codice di tutti coloro che lo hanno preceduto.
Nella finzione del teatro seguendo quelle tracce si ricostruiscono i fili dei legami che permettono di organizzare una stravagante riunione di famiglia: tutti i nonni della storia chiamati a dar consiglio sul futuro della nostra specie a rischio di estinzione per catastrofici mutamenti climatici di origine antropica. Il narratore, infatti, sa di esser la causa dei suoi mali, si espone al consiglio ma manche al giudizio della specie.
I temi di fondo di Antenati sono l’evoluzione e l’ecologia, ma in chiave epico-comica, i fatti e i problemi del presente si legano ai problemi del passato, colli di bottiglia dell’evoluzione, difficoltà e pericoli attraversati dai nostri antenati in 200.000 anni. La nostra è una specie di funamboli: per abitare un pianeta in perenne disequilibrio servono doti da equilibrista, da domatore, da mago, da clown.
Darwin diceva che il soggetto dell’evoluzione è l’individuo più che la specie e che in ogni specie le differenze contano quanto le somiglianze. Competizione e collaborazione si bilanciano in modi sempre diversi, generazione dopo generazione. Antenati comincia narrando di atomi e batteri e prosegue descrivendo la migrazione continua di quei nonni poco più che trentenni, il loro arrivo in risposta all’invito e il loro comico e commovente tentativo di capire noi, internet e la catasta di meraviglie utili e inutili di cui ci circondiamo.
«Nessuno di noi è solo uno, nessuno è uno solo, io sono fili e non dati, fili, fili… ».
GROTTAMMARE_TEATRO DELLE ENERGIE giovedì 24 aprile ore 21
Biglietti da 17* a 22 euro in prevendita QUI.
* giovani under-30, possessori Marche Cultura Card e Carta Regionale dello Studente
BIGLIETTERIE
COMUNE DI GROTTAMMARE
Ufficio Cultura, vicolo Etruria, 12
dal lunedì al venerdì orario 9.30 – 12.30
martedì e giovedì anche 15.30 – 17.30
BIGLIETTERIA TEATRO DELLE ENERGIE via Ischia
la sera di spettacolo dalle ore 19.30
AMAT 071 2072439
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