di Tommaso Mattei
con Alessandro Preziosi, Nando Paone
e con Roberto Manzi, Federica Fresco, Valerio Ameli
opere in scena Michelangelo Pistoletto
abiti di scena Cittadellarte Fashion B.E.S.T.
direzione creativa Olga Pirazzi, Flavia La Rocca, Tiziano Guardini
musiche Giacomo Vezzani
supervisione artistica Alessandro Maggi
regia Alessandro Preziosi
assistente alla regia Roberto Manzi
coordinamento editoriale Chiara Beliti
assistente Michelangelo Pistoletto, Alessandro Lacirasella
produzione Pato, TSV-Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale
In Re Lear, sia l’ordine medievale che quello rinascimentale dei valori si disintegrano. Tutto ciò che rimane alla fine di questa incredibile carnevalesca pantomima è la terra vuota e sanguinante. Su questa terra apocalittica, il Re, il Matto, il Servo e il Pazzo continuano all’infinito il loro “dialogo distratto.”
Lo spettacolo si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia rappresentato dalla tempesta che colpisce Lear proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal disastro combinato con le “amate” figlie. Lear accompagnato dal conte di Kent, (sotto le mentite spoglie di un servo) e dal fedele Fool (che interpreta qui quasi un alter ego dell’esilio della fedele figlia Cordelia), assiste inerme allo sconvolgimento dell’ordine naturale.
In The Invention of the Human Harold Bloom scrive: “Entriamo piangendo alla nostra nascita, sapendo con Lear che la creazione e la caduta sono simultanee”. Lear ama solo se stesso e la mancanza d’amore che l’ha indotto alla follia. Ma durante la tempesta quel povero re subisce una metamorfosi, al cospetto della furia della natura diviene umile, non ha bisogno di cercare rifugio, non percepisce il dolore, comprende che il suo vero dolore è più profondo. La tempesta è il culmine del caos a cui alla fine Lear deve arrendersi tornando uomo tra gli uomini, debole, amareggiato, stanco, ma finalmente spoglio di quella corona che lo ha condotto alla distruzione. A pagare le conseguenze della “cecità” dei genitori, saranno i figli.
La tragedia di Re Lear è sempre stata riconosciuta come una perfetta rappresentazione dell’umana condizione. Soprattutto nel XX secolo, la popolarità del dramma è cresciuta esponenzialmente. Con l’avvento dell’esistenzialismo in filosofia, le considerazioni di Lear sull’essere e sul “nulla” sembrarono stranamente appropriate e di fatto, opere come Aspettando Godot di Beckett potrebbero essere viste come una forma di riscrittura del King Lear. Proprio come Vladimir ed Estragon di Aspettando Godot di Samuel Beckett i personaggi di Aspettando Re Lear sembrano ereditare e abitare il vuoto che rimane dopo la sublime tragedia del premonitore Re Lear di Shakespeare.
Quando tutto è andato perduto nel mondo instabile di Lear, non rimane nulla, ed è proprio questo nulla con cui prima di tutti Edgar, dovrà fare i conti. Lear è l’incarnazione del patriarca, del monarca e della gloria dell’era europea allo stesso tempo. La sua morte denoterà la caducità di quei sistemi di potere di cui i nostri personaggi ora abitano le rovine, come sprofondati nel nulla.
“Nulla” è una parola e un concetto insolitamente onnipresente sia in Re Lear che in Aspettando Godot. È come se Re Lear prevedesse l’inevitabile nulla che ci attende come risultato del fatiscente ordine permanente, proprio come Aspettando Godot ci rivela quel che accade dopo che “il vecchio cade”.
SENIGALLIA_Teatro La Fenice mercoledì 27 novembre ore 21
Biglietti da 20 a 35 euro in prevendita dal 1 novembre
Info abbonamenti QUI
TEATRO LA FENICE 071 7930842
ogni giovedì, venerdì e sabato dalle ore 17 alle ore 20
il giovedì e il sabato anche dalle ore 10.30 alle ore 12.30
nei giorni di spettacolo da due ore prima dell’inizio
INFORMAZIONI
www.feelsenigallia.it
Informazioni 335 1776042 [dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30] – info@fenicesenigallia.it
MACERATA_TEATRO LAURO ROSSI giovedì 28 e venerdì 29 novembre ore 21
Biglietti da 8 a 23 euro in prevendita dal 22 ottobre.
Abbonamenti dal 5 al 19 ottobre.
Maggiori info QUI.
BIGLIETTERIA DEI TEATRI [piazza Mazzini, 10, t.0733 230735]
in campagna abbonamenti aperta dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30
BIGLIETTERIA TEATRO LAURO ROSSI [t.0733 256306]
nei giorni di spettacolo feriali aperta con orario 20 ad inizio rappresentazione
la domenica di spettacolo aperta con orario 15.30 ad inizio rappresentazione
ASCOLI PICENO_TEATRO VENTIDIO BASSO sabato 30 novembre ore 20.30 domenica 1 dicembre ore 17.30
Biglietti da 11 a 28 euro da lunedì 4 novembre 2024
Info su abbonamenti qui
BIGLIETTERIA DEL TEATRO 0736 298770 www.comune.ap.it
In campagna abbonamenti (da sabato 21 settembre a giovedì 3 ottobre)
aperta dal lunedì al sabato 9.30 – 12.30 e 16.30 – 19.30
nei giorni di spettacolo nei 45 minuti precedenti l’inizio della rappresentazione
INFO AMAT & BIGLIETTERIA DEL CIRCUITO 071 2072439 [lunedì – venerdì orario 10 – 16]
L’acquisto on line comporta un aggravio del costo in favore del gestore del servizio e non consente di accedere alle categorie di riduzione.
INFO AMAT 071 2072439
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