LA SALITA AL MONTE
Drammaturgia singolare del Purgatorio di Dante
DI STEFANO DE BERNARDIN
Una prova. Concedere, forse restituire, alla terzina dantesca della Commedia forma drammatica. In maniera singolare, però. Singolare è una parola presa nelle sue connotazioni: particolare, strano, solo. Infatti quella messa in scena è una drammaturgia per un attore (con la complicità e guida di una regia tecnica sempre coprotagonista) che incorpora tutte le voci, perché quella poetica dell’Alighieri è unica e il personaggio del viaggiatore è solo nel cammino attraverso i regni ultraterreni, pur se accompagnato da diverse figure, che sono unico frutto della sua immensa immaginazione. Si è trattato quindi di unire due processi creativi in un solo percorso. Verso l’alto.
Perché il Purgatorio? Perché la seconda cantica rappresenta quanto di umano c’è prima di raggiungere la trascendenza. Perché è ancora piena di nostalgia, di emozioni e sentimenti che possono parlare al contemporaneo ed eterno agire dell’uomo, che si prepara a qualcosa di più. Di più alto, ma non asettico, comprensibile con la mente e con il cuore in una sapienza che è una metà del nostro vivere. Salire al monte significa in assoluto liberarsi. Un concetto, quello della Libertà, che non coincide con il voler fare come ci pare e piace, ma con l’abbandonare fardelli inutili che ci impediscono di vivere appieno la relazione con noi stessi e con gli altri. Questa è una società che spinge all’isolamento, per non impegnarsi, per non comprendere, per non soffrire. Eppure siamo alla continua ricerca di contatti e approvazioni che ci garantiscano il senso di esistere e che attutiscano i nostri dolori. Noi esistiamo già e comunque. Compreso questo, possiamo liberamente concederci di avere bisogno di tutti, senza timore e senza chiedere il permesso.
Lo spettacolo è una selezione degli episodi salienti del Purgatorio, uniti da una serie di stimoli che provengono dal mondo contemporaneo e che premettono di accedere ad un testo antico e complesso in maniera piana e intuitiva, consapevoli che un certo sentire è e sarà sempre lo stesso.
PORTO SAN GIORGIO_TEATRO COMUNALE martedì 2 dicembre ore 21.15
Biglietti da 15 a 20 euro in prevendita QUI
BIGLIETTERIA DEL TEATRO COMUNALE 331 4022876 (anche per prenotazioni telefoniche)
aperta il giorno di spettacolo dalle ore 18
INFO AMAT 071 2072439 [lunedì – venerdì orario 10 – 16]
L’acquisto on line comporta un aggravio del costo in favore del gestore del servizio e non consente di accedere alle categorie di riduzione.

















