commedia in tre atti di Eduardo De Filippo
con Teresa Saponangelo, Claudio Di Palma
e con Pasquale Aprile, Alessandro Balletta
Anita Bartolucci, Francesco Biscione, Paolo Cresta
Rossella De Martino, Renato De Simone
Antonio Elia, Maria Cristina Gionta, Gianluca Merolli
Alessandra Pacifico Griffini, Paolo Serra, Mersila Sokoli
regia Luca De Fusco
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Gigi Saccomandi
aiuto regia Lucia Rocco
produzione Teatro di Roma -Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale
Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Biondo di Palermo, LAC Lugano Arte e Cultura
Dei massimi capolavori del teatro di Eduardo Sabato, domenica e lunedì è il testo più borghese, quasi cechoviano; la sua conclusione lieta sembra la meno agrodolce, la più sinceramente solare. L’autore dice che anticipa il tema del divorzio, ma a me non sembra. Talvolta l’opera acquista un valore autonomo dalle intenzioni del creatore. Io penso invece che la lieta riconciliazione di Rosa e Peppino ci commuova oggi forse più di ieri perché evidenzia la capacità di questa grande famiglia di comporre i conflitti. Appena esplode un temporale zia Memé si trasforma da anticonformista in angelo del focolare e i figli, invece di mostrare traumi che si trascineranno per il resto dei loro giorni (come saremmo portati a pensare oggi), sdrammatizzano la plateale litigata dei genitori. Tutti poi sono molto attenti a proteggere il nonno dalle amarezze di una domenica sbagliata. Insomma la famiglia De Piscopo è una vera famiglia, compatta e affezionata ai propri rituali. Ci commuove anche perché sa curare le proprie ferite e tiene alla salute del gruppo come ad un valore. Le donne, com’è giusto che sia, non preparano più la camicia e i calzini ai mariti e non dedicano più ore ed ore alla preparazione del mitico ragù. Quella famiglia si reggeva però su un equilibrio, che non abbiamo ancora ritrovato. Che dire poi della tenerezza che ci fanno Rosa e Peppino? Una che va in crisi per la competizione culinaria con la nuora, l’altro che si inventa una gelosia tolstoiana sul nulla.
Rileggendo questo capolavoro ci viene da rimpiangere più l’equilibrio perduto che l’anticipazione dei futuri conflitti. Ed emerge forse il rimpianto di Eduardo per una famiglia “normale”, da lui mai avuta.
Dal punto di vista della scrittura scenica, mai come stavolta, cercherò di essere un regista-interprete, che non si azzarda a spostare una nota della partitura, come un buon direttore d’orchestra, piuttosto che un regista-demiurgo che tende a diventare il vero autore dello spettacolo.
Nel 2018 misi in scena Sabato, domenica e lunedì nel celebre Teatro Vachtangov di Mosca. In quel caso decisi di usare una mano registica molto lieve, partendo dal presupposto che il pubblico russo non conoscesse la commedia, mai messa in scena, fino ad allora, nella loro lingua. Più vado avanti nel lavoro e più mi convinco che questo atteggiamento sia giusto anche in Italia.
Sia perché sono quasi venticinque anni che non viene rappresentata nel nostro paese, sia perché penso che Eduardo sia come Goldoni: si può interpretare, ma non stravolgere.
Siamo ormai abituati a far coincidere la parola “inquietante” con una definizione elogiativa di uno spettacolo. Ma non è così. Non è detto che far sorridere significhi far uscire dal sentiero dell’arte teatrale: Goldoni, Mozart, Cimarosa lo sapevano bene. E anche noi dobbiamo talvolta ricordarlo.
Luca De Fusco
ASCOLI PICENO_TEATRO VENTIDIO BASSO martedì 14 e mercoledì 15 aprile ore 20.30
Biglietti in prevendita dal 15 novembre
platea e palco centrale I e II ordine 28 euro ridotto 23 euro
palco laterale I e II ordine, palco centrale III ordine 23 euro ridotto 19 euro
palco laterale III ordine, palco IV ordine 19 euro ridotto 16 euro
loggione 14 euro ridotto 11 euro
speciale studenti* 14 euro
* riservato agli studenti delle scuole medie superiori e universitari, nei posti di palco laterale III e IV ordine
riduzione valida fino a 25 anni e oltre 65 anni, possessori Marche Cultura Card e Carta Regionale dello Studente per Otello e Carmen riduzione valida anche per iscritti scuole danza
INFO ABBONAMENTI QUI
BIGLIETTERIA DEL TEATRO
0736 298770
dal lunedì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.30 alle ore 19.30
nei giorni di spettacolo il botteghino del teatro, inoltre, sarà aperto nei 45 minuti precedenti l’inizio della rappresentazione
FERMO_TEATRO DELL’AQUILA venerdì 17 e sabato 18 aprile ore 21 domenica 19 aprile ore 17
Biglietti da 12 a 30 euro in prevendita QUI
BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA 0734 284295
dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30
il giorno di spettacolo serale (anche di domenica o lunedì) dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 16.30
il giorno di spettacolo pomeridiano (anche di domenica o lunedì) dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 15
INFO AMAT 071 2072439 [lunedì – venerdì orario 10 – 16]
L’acquisto on line comporta un aggravio del costo in favore del gestore del servizio e non consente di accedere alle categorie di riduzione.


















