di William Shakesperare
con Lodo Guenzi e Sara Putignano
Paolo Mazzarelli, Francesco Migliaccio, Marco Quaglia
e con Romina Colbasso Lorenzo Parrotto
Davide Falbo Marta Malvestiti Andrea Monno Gianluca Pantaleo
regia Veronica Cruciani
adattamento Veronica Cruciani e Margherita Laera
traduzione Margherita Laera
luci Gianni Staropoli
scene Anna Varaldo
costumi Erika Carretta
musiche Nicolò Carnesi
le canzoni sono di Lodo Guenzi e Nicolò Carnesi
moviment coach Marta Ciappina e Norman Quaglierini
assistente alla regia Ilaria Costa
produzione La Pirandelliana, Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale
in collaborazione con Comune di Verona – Estate Teatrale Veronese
Come in molte delle commedie del Bardo, si tratta di una storia giocata su scambi di persona, intrighi, duelli e giochi di parole. E proprio i giochi di parole vengono ad assumere in questa vicenda un significato fondamentale: tutta l’opera si articola infatti su equivoci originati in prima battuta da quello che i protagonisti dicono.
Tutti i personaggi vengono ingannati, truffati dalle parole che loro stessi pronunciano o ascoltano. Quello che Shakespeare mette in evidenza, scrivendo quest’opera, è il potere delle parole, il potere dell’interpretazione e il potere del racconto, in una vicenda in cui vero e falso non sono altro che le diverse versioni di una stessa realtà.
Molto rumore per nulla, una delle migliori opere di Shakespeare, scritta tra il 1598 e il 1599, si caratterizza per la presenza di innumerevoli giochi di parole e per una brillante interpretazione dei ruoli di genere. Gran parte di questa tragicommedia ruota attorno alla scrittura di messaggi segreti, allo spiare e origliare conversazioni riservate. Le persone fingono costantemente di essere altro da quello che sono, vengono scambiate per altre o sono costantemente ingannate. All’interno dell’opera, l’azione dipende soprattutto dalla parola e ogni personaggio di Molto rumore per nulla ha il suo modo di giocare, elaborare o abusare del linguaggio. I due protagonisti dell’opera sono Beatrice e Benedetto, hanno tendenze linguistiche che li definiscono. Beatrice è vista -nel pregiudizio dell’epoca- come “bisbetica” a causa della sua “lingua tagliente”. Mentre lo stile di conversazione metaforico di Benedetto è ciò che porta Don Pedro a definirlo “dalla sommità della testa alla pianta del piede tutta allegria”. Questo è senza dubbio anche ciò che sta dietro alla battuta di Beatrice che definisce Benedetto “il giullare del principe”. Molto rumore per nulla è caratterizzato da una comicità ironica e d’effetto, ma nel testo risiedono anche riflessioni ben più complesse: come gli uomini e le donne vengano trattati in modo differente all’interno della società. La disparità di potere che sono costrette a subire le donne è uno dei temi centrali della commedia di Shakespeare che, per il linguaggio violento e la trama ingannevole, in certi momenti oscilla verso il tragico. Veronica Cruciani
SAN BENEDETTO DEL TRONTO_TEATRO CONCORDIA martedì 19 e mercoledì 20 novembre ore 20.45
Biglietti da 15 a 20 euro, speciale giovani* 10 euro
* riservato ai giovani fino a 25 anni e ai soci Touring Club, valido in platea [dalla fila O alla fila Q] e in galleria
In vendita dal 29 ottobre
Info su abbonamenti QUI
BIGLIETTERIA TEATRO CONCORDIA 0735 588246
due giorni precedenti lo spettacolo dalle 17.30 alle 19.30
il giorno di spettacolo dalle 17.30 ad inizio rappresentazione
MATELICA_TEATRO PIERMARINI mercoledì 11 dicembre ore 21.15
Biglietto da 18 a 20 euro in prevendita dal 29 novembre
Info abbonamenti QUI
BIGLIETTERIA TEATRO PIERMARINI 0737 85088
aperta il giorno precedente lo spettacolo con orario 17 – 20;
il giorno di spettacolo dalle ore 17 a inizio rappresentazione.
AMAT e biglietterie del circuito 071 2072439 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16
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