XSIANIXNOI
“XsianiXnoi” a Recanati, uno dei progetti di prossimità sociale proposti da AMAT, ha rivelato negli anni il desiderio delle comunità di partecipare, di manifestare il proprio pensiero e testimoniare la propria identità. Il teatro diventa così, anche fisicamente, il luogo privilegiato per questa espressione e nel corso delle stagioni sono stati programmati e realizzati laboratori specifici e multidisciplinari per tutte le fasce di età (dai bambini agli adolescenti, dagli adulti agli over 65).
XSIANIXTUTTINOI 2023
domenica 28 maggio 2023
presentazione degli esiti dei laboratori
ore 15 – 15.30 – 16 – 16.30
PIAZZA LEOPARDI
COME CAMBIARE IL MONDO? LE AVVENTURE DI PATAPUM
Esito del laboratorio condotto da Davide Calvaresi/7-8 chili
con gli studenti delle scuole primarie Badaloni e Gigli
Questa è la storia del piccolo cane Patapum alle prese con un mondo sempre più inquinato.
Questa storia è stata scritta e disegnata dai bambini e dalle bambine delle classi II III e IV.
Questa storia si ascolta camminando.
Per 30 spettatori a turno, prenotazione obbligatoria al 3495549502 anche via WhatsApp
ore 17.00
TEATRO PERSIANI
INFINITI MONDI
Esito del laboratorio condotto da Lorenzo Bastianelli
con gli studenti degli Istituti Comprensivi Badaloni e Gigli
A te cosa piace sognare? un principe che parte per un grande viaggio, una rosa, mille mondi, un cappello che non è un cappello, un boa che mangia un elefante, un destino, una fuga e un tradimento, un deserto, un aeroplano, la geografia, le persone che non sanno capirmi, un serpente, una volpe, mille volpi, la mia volpe, così tante rose da non saperne riconoscere nemmeno una, il colore del grano, la mia rosa abbandonata, la vita e la fine del viaggio… Ho sognato un aereo che cadeva nel deserto e forse ho sognato una storia; una storia che parla di amore, scoperta, pentimento e verità. sembra tutto così vero… come se stesse davvero capitando lì davanti ai miei occhi, su un palcoscenico.
ore 18.00
TEATRO PERSIANI
POTACHE FAROUCHE
Esito del laboratorio condotto da Giacomo Lilliù
con gli studenti dell’IIS Mattei
Alfred Jarry fu uno scrittore e drammaturgo che visse (poco, 34 anni) nella Francia a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. E proprio in francese ci sono due vocaboli, difficilmente traducibili, che descrivono la sua figura perfettamente: potache, termine che indica lo scolaro adolescente e il suo universo, un tumulto di volgarità, insubordinazione, confusione, e spesso di creatività; e farouche, aggettivo in cui si mescolano i significati di selvatico, feroce, indomabile, ma anche di imbronciato, ritroso, timido.
L’invenzione che consacrò Jarry, e che lo rese un precursore universalmente riconosciuto di tutte le avanguardie che a breve lo avrebbero seguito, fu il dramma Ubu Re e il suo protagonista Padre Ubu, personaggio in cui gli opposti sembrano coesistere: spaventoso e codardo, enigmatico e burlesco, stupido e forbito, gigantesco tiranno e borghese piccolo piccolo.
Ci siamo avvicinati a Jarry e alla sua creatura perché fu proprio tra i banchi del liceo che Padre Ubu prese forma, a partire dalla caricatura di un professore di fisica, ignaro che i suoi tic e la sua autorità ridicola lo avrebbero consegnato alla storia della letteratura. Da qui siamo partiti per tracciare questo bozzetto biografico e chiederci: cosa rimane degli anni delle superiori? Davvero cambia tutto quando si supera l’esame di maturità? O, come Jarry, si può essere potaches farouches anche se la scuola è finita?
ore 21
TEATRO PERSIANI
QUANDO IL BAMBINO ERA BAMBINO
Esito del laboratorio condotto da Sonia Antinori
Dopo l’esperienza dello scorso anno, che ha messo alla prova il gruppo nella creazione di brevi testi che gli stessi autori hanno poi interpretato sul palco, i partecipanti si sono cimentati con un percorso di drammaturgia e scrittura scenica. In questa edizione il tema prescelto è stato quello del tempo. “Come abbiamo trascorso e come trascorriamo il nostro tempo?” “Come è cambiato il nostro rapporto con il tempo?” La suggestione che ci ha condotto a questo argomento è senz’altro scaturita dall’esperienza della pandemia, che si va però ad incrociare con la percezione modificata dalla vita che passa. Il tempo diviene più prezioso. Ma di quanti e quali tempi è fatta la vita di un essere umano? Qui, attraverso sessioni di improvvisazione, estemporanee, analisi testuali e creazione sul palco, si è giunti a elencare il Tempo dell’Addio, il Tempo della Libertà, il Tempo del Sogno, il Tempo del Cambiamento, il Tempo di Vivere. E forse molti altri tempi da scoprire insieme.